Presepi

non sempre il mistero acconsente

Sosia

come l'acqua e il pesce

<< La speranza oltre lo sperare.
Le tele di Crispolto affrontano temi raramente trattati. Soggetti originali che raccontano contemporaneamente una famiglia e l'intera generazione cui appartiene.
E lo fanno meglio di qualunque testo di antropologia o studio sociologico. Parlano d'intimità e autenticità.
Le stoviglie ad asciugare, le padelle sui fuochi a gas, le macchine del caffè sul lavandino, sono chiavi simboliche per conoscerci meglio.
Sono frammenti di cucine trascendentali, che esprimono insieme un'epoca e l’intimità di una casa e ci forniscono una possibile linea di orientamento.
La distorsione prospettica e l’omogeneità delle scelte cromatiche, conferiscono ai soggetti rappresentati un aspetto fluttuante, come se fossero in una dimensione parallela.
Quella del ricordo. Noi riusciamo solo a intravederli… perché il tempo li attraversa, ma loro resistono, e grazie all’autore esistono nuovamente.
Tavole e piatti nei quali il cibo è secondario e ha la consistenza degli oggetti, immune alla deperibilità, pietrificato.
Perde il suo legame con la vita, mentre il ricordo lo scavalca.
E la vita diventa insopportabile quando i ricordi affondano nel tragico condiviso, come in 1945 o in Trittici, dove il nazismo, la tortura, la guerra e il terrorismo,
sono visibili in scorci aguzzi che arrivano ai nostri occhi con tutto il loro male, senza freni. Imbuti visivi che amplificano il nostro sentire.
Eppure, la melanconia della lontananza o il dolore della tragedia, si presenta in queste tele con un'ironica irriverenza.
Sono opere che comunicano l'intimo di ogni animo sensibile, nascondendo la voglia di un sorriso. La speranza oltre lo sperare.
Sembrano chiedere a se stesse, o dirci, che prendersi troppo sul serio non è mai una buona cosa.  >>
                                                                                        enrico de santis

Le tue cifre hanno, a mio parere, un "comun denominatore"
ed è il modo di rappresentare la realtà,
spesso allusivo o per sottointesi e nelll'ambito di uno spettro che va
dall'ironico (fino al punto massimo di "non prendere nulla sul serio")
al enigmatico (fino a "spargere le foglie" come la sibilla Cumana), con, a tratti,
una divertita sfida all'intelligenza "dell'interlocutore",
a cui lasci di capire o non capire,
di rimanere in superficie o di calarsi in profondità... amen
                                                                                        carlo benvenuti

La goccia al naso

prova se ti pare poggiare il naso sulle ninfee di Monet
lo ritrarrai bagnato
questo è quel che io intendo per magia del colore
a meno che sia senescenza la goccia al naso
                                                                                        crispolto

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